domenica 7 aprile 2013

CHERRY DOC'S- Regia Antonio Serrano - (Recensione)


Cherry Doc's” in scena al teatro Dei Conciatori di Roma dal 5 al 14 aprile, è un atto unico di grande impatto emotivo. Due soli attori sul palco ed il potente testo dell'autore Canadese David Gow, un testo che esplora il sottile confine tra bene e male, la complessità dell'odio. Lo stesso odio che spinge il giovane protagonista a uccidere senza un apparente motivo,(incitato dal branco e dall'alcool),un cameriere extracomunitario pestandolo a sangue con le sue Cherry Doc's, stivali “da guerra” con la punta di ferro che compongono la divisa del  gruppo di skinhead a cui appartiene.
Ironia della sorte gli viene assegnato un avvocato d'ufficio ebreo (Antonio Bonanotte), il quale accetta, anche se con riluttanza, di difendere il giovane, poiché l'interesse professionale alla fine sarà più forte di ogni ritrosia ideologica. Le sue stesse parole infatti, ce lo dipingono come un uomo molto pragmatico, liberale e osservante.
Due archetipi, due personaggi i cui parametri morali e  valoriali sono radicalmente antitetici. All'inizio non riescono nemmeno a guardarsi negli occhi, e chiusi nella stesa stanza, si osservano come tigri feroci.
Sono soprattutto gli intensi monologhi a raccontarci dei loro mondi interiori. La forza del testo è egregiamente valorizzata dalla regia di Antonio Serrano, che asciutta e attenta, non ne sminuisce l'energia, grazie anche a un allestimento semplice ma efficace. Pochi elementi scenici a delimitare due spazi: una sedia quello dell'avvocato, mentre un letto e una grata evocano la cella in cui è rinchiuso il giovane skinhead. Ogni cosa appare incrinata e grigia, proprio come le loro anime, entrambe tormentate e sofferenti, anche se in maniera diversa.
Le battute lapidarie, il ritmo cadenzato, la severità dei movimenti, riflettono l'ottusità cieca delle ideologie e dei pregiudizi razzisti di cui è intriso il giovane. La sua vera prigione.
L'avvocato, sulle prime aggressivo e sarcastico, diventa un redentore, e lo convince a collaborare e a venire a patti con la sua inumanità. Alla fine però, la redenzione sarà reciproca, poiché entrambi affronteranno i loro demoni.
Ammirevole l'energia del giovane attore Pierfrancesco Ceccanei, che sostiene i ritmi senza mai calare, cosa non semplice lavorando su un testo così impetuoso, sia nei momenti di scontro brutale che di riflessione e commozione.
Questo spettacolo non ci parla solo di differenza, ma anche di similitudini e di perdono. Alla fine ci si sentirà un po' come aver ricevuto un calcio nello stomaco da quelle stesse Cherry Doc's, li dove parole e atmosfere si poseranno e sedimenteranno una volta lasciato il teatro.  
Susy Suarez




CHERRY DOC'S
di David Gow regia di Antonio Serrano
con Antonio Bonanotte – Pierfrancesco Ceccanei

Nessun commento:

Posta un commento